Autovelox « fissi » in fuorigioco
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2005-02-11 - pag: 29
autore: MAURIZIO CAPRINO
CODICE DELLA STRADA * Per il ministero dell'Interno non sono disponibili rilevatori omologati
In futuro verifiche su strade individuate dai Prefetti
ROMA * Doppio stop del ministero dell'Interno ai Comuni per i controlli di velocità completamente automatici effettuati con le modalità attuali. La circolare 4/ 2005 del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del dicastero, datata 28 gennaio, ribadisce che gli apparecchi oggi in uso non sono omologati per funzionare in assenza di agenti e aggiunge che in ogni caso i controlli andrebbero svolti solo sui tratti di strade ordinarie individuati dai Prefetti. Quindi, se anche venissero omologati in futuro ( com'è possibile che accada), andrebbero spostati ( almeno quelli piazzati su strade ordinarie fuori dagli elenchi prefettizi). La circolare, in teoria, non riguarda solo i Comuni e vale anche per le rilevazioni automatiche di sorpassi vietati e passaggi con semaforo rosso. Ma, in pratica, si è reso necessario solo perché alcune amministrazioni comunali avevano piazzato velocimetri fissi interpretando le norme in un modo che viene ora definitivamente sconfessato. Non esistono dati ufficiali, ma tra addetti ai lavori si calcola che gli enti locali coinvolti siano circa una quarantina, concentrati al Nord e al Centro ( soprattutto in Veneto, Emilia Romagna e Toscana). Le omologazioni. Gli apparecchi attualmente utilizzati per i controlli automatici sono in grandissima parte « Autovelox 104/ C2 » , i rilevatori di velocità più diffusi in Italia. Sono stati omologati nel 1993 ( decreto ministeriale Lavori pubblici n. 2483) e da allora sono stati impiegati soprattutto nei normali controlli effettuati da pattuglie di agenti appostati su tratti di strada scelti di volta in volta. Questi apparecchi, però, possono essere contenuti anche in piccole postazioni fisse installate a bordo strada, proliferate dall'autunno 2002: all'epoca la direttiva 300/ A/ 1/ 54584/ 101/ 3/ 3/ 9 del dipartimento della Pubblica sicurezza interpretò la legge 168/ 02 nel senso di ammettere i controlli su velocità e sorpassi senza la presenza di agenti. Ma meno di un anno dopo il Dl 151/ 03 stabilì che tali accertamenti dovessero essere svolti solo con apparecchiature « debitamente omologate » . La circolare del 28 gennaio, confermando l'indirizzo della circolare 51 del 25 giugno 2004 sui passaggi col rosso e la nota 3610 scritta dal ministero delle Infrastrutture l' 11 novembre 2004, stabilisce che ciò significa che il decreto di omologazione deve indicare la possibilità d'uso anche in assenza di agenti. Oggi in Italia questa condizione è soddisfatta solo da due apparecchi, omologati a fine 2004 e ancora non presenti su strada ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 29 dicembre scorso). Dal punto di vista tecnico, gli « Autovelox 104/ C2 » sono idonei anche a funzionare completamente in automatico: per avere garanzie, basta visionare le foto scattate durante le rilevazioni e scartare quelle in cui compaiono veicoli appaiati o comunque in posizioni che lasciano dubbi sull'attribuzione dell'infrazione. Inoltre, il costruttore ( la Sodi Scientifica) ha commissionato a un legale fiorentino un parere pro veritate che sostiene la compatibilità dell'apparecchio anche col Dl 151/ 03: tra le altre cose, vi si argomenta che la legge 168/ 02 autorizzava l'uso in automatico e, sul punto, non appare modificata dal Dl. Le strade. L'articolo 4 del Dl 121/ 02 ( convertito nella legge 168/ 02) autorizzò controlli automatici anche sulla viabilità ordinaria, ma limitatamente ai tratti individuati dai Prefetti ( si veda la scheda a fianco). Alcuni Comuni hanno installato postazioni fisse anche altrove, ritenendo che il Dl 151/ 03 avesse tacitamente abrogato tale limitazione. Ora il Viminale puntualizza che l'individuazione da parte del Prefetto resta indispensabile.
Estratto da: Il Sole 24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2005-02-11 - pag: 29
autore: MAURIZIO CAPRINO
CODICE DELLA STRADA * Per il ministero dell'Interno non sono disponibili rilevatori omologati
In futuro verifiche su strade individuate dai Prefetti
ROMA * Doppio stop del ministero dell'Interno ai Comuni per i controlli di velocità completamente automatici effettuati con le modalità attuali. La circolare 4/ 2005 del dipartimento per gli Affari interni e territoriali del dicastero, datata 28 gennaio, ribadisce che gli apparecchi oggi in uso non sono omologati per funzionare in assenza di agenti e aggiunge che in ogni caso i controlli andrebbero svolti solo sui tratti di strade ordinarie individuati dai Prefetti. Quindi, se anche venissero omologati in futuro ( com'è possibile che accada), andrebbero spostati ( almeno quelli piazzati su strade ordinarie fuori dagli elenchi prefettizi). La circolare, in teoria, non riguarda solo i Comuni e vale anche per le rilevazioni automatiche di sorpassi vietati e passaggi con semaforo rosso. Ma, in pratica, si è reso necessario solo perché alcune amministrazioni comunali avevano piazzato velocimetri fissi interpretando le norme in un modo che viene ora definitivamente sconfessato. Non esistono dati ufficiali, ma tra addetti ai lavori si calcola che gli enti locali coinvolti siano circa una quarantina, concentrati al Nord e al Centro ( soprattutto in Veneto, Emilia Romagna e Toscana). Le omologazioni. Gli apparecchi attualmente utilizzati per i controlli automatici sono in grandissima parte « Autovelox 104/ C2 » , i rilevatori di velocità più diffusi in Italia. Sono stati omologati nel 1993 ( decreto ministeriale Lavori pubblici n. 2483) e da allora sono stati impiegati soprattutto nei normali controlli effettuati da pattuglie di agenti appostati su tratti di strada scelti di volta in volta. Questi apparecchi, però, possono essere contenuti anche in piccole postazioni fisse installate a bordo strada, proliferate dall'autunno 2002: all'epoca la direttiva 300/ A/ 1/ 54584/ 101/ 3/ 3/ 9 del dipartimento della Pubblica sicurezza interpretò la legge 168/ 02 nel senso di ammettere i controlli su velocità e sorpassi senza la presenza di agenti. Ma meno di un anno dopo il Dl 151/ 03 stabilì che tali accertamenti dovessero essere svolti solo con apparecchiature « debitamente omologate » . La circolare del 28 gennaio, confermando l'indirizzo della circolare 51 del 25 giugno 2004 sui passaggi col rosso e la nota 3610 scritta dal ministero delle Infrastrutture l' 11 novembre 2004, stabilisce che ciò significa che il decreto di omologazione deve indicare la possibilità d'uso anche in assenza di agenti. Oggi in Italia questa condizione è soddisfatta solo da due apparecchi, omologati a fine 2004 e ancora non presenti su strada ( si veda « Il Sole 24 Ore » del 29 dicembre scorso). Dal punto di vista tecnico, gli « Autovelox 104/ C2 » sono idonei anche a funzionare completamente in automatico: per avere garanzie, basta visionare le foto scattate durante le rilevazioni e scartare quelle in cui compaiono veicoli appaiati o comunque in posizioni che lasciano dubbi sull'attribuzione dell'infrazione. Inoltre, il costruttore ( la Sodi Scientifica) ha commissionato a un legale fiorentino un parere pro veritate che sostiene la compatibilità dell'apparecchio anche col Dl 151/ 03: tra le altre cose, vi si argomenta che la legge 168/ 02 autorizzava l'uso in automatico e, sul punto, non appare modificata dal Dl. Le strade. L'articolo 4 del Dl 121/ 02 ( convertito nella legge 168/ 02) autorizzò controlli automatici anche sulla viabilità ordinaria, ma limitatamente ai tratti individuati dai Prefetti ( si veda la scheda a fianco). Alcuni Comuni hanno installato postazioni fisse anche altrove, ritenendo che il Dl 151/ 03 avesse tacitamente abrogato tale limitazione. Ora il Viminale puntualizza che l'individuazione da parte del Prefetto resta indispensabile.
Estratto da: Il Sole 24 Ore