Ciclomotori, senza patentino da domani scattano le sanzioni ROMA * Da domani scatterà la sanzione di 516 euro e il fermo amministrativo per 60 giorni del ciclomotore in caso si accerti che i minorenni alla guida non abbiano conseguito il patentino. Anzi, gli esami in futuro potrebbero diventare più severi prevedendo anche prove di guida pratica e non solo di teoria per i giovani aspiranti centauri. Alla vigilia del via al patentino obbligatorio per le due ruote, è il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Mario Tassone, a ribadire la linea di intransigenza del dicastero e a chiedere esami più severi. Intanto, si procede a ritmi forzati con gli esami per dotare di certificato di idoneità alla guida i ragazzi tra i 14 e i 18 anni che abbiano frequentato il corso di preparazione. Tassone si dice «assolutamente convinto» che un eccesso di comprensione non giovi alla sicurezza stradale e, nel contempo, alla tutela degli stessi guidatori inesperti. Per Tassone, la sicurezza dei giovani alla guida dei motorini «impone non solo di evitare qualsiasi proroga rispetto alla scadenza del primo luglio, ma anche di agire affinché gli stessi esami per il conseguimento del patentino certifichino che il neo-patentato sia davvero in grado di guidare il ciclomotore». «Stiamo dibattendo ferocemente sulla proroga - dice ancora Tassone - perdendo di vista che i 100mila candidati bocciati e gli stessi 270mila idonei (oltre a quelli che in luglio sicuramente saranno esaminati) hanno superato una prova esclusivamente teorica. Dobbiamo riflettere per varare corsi più seri e controllati, comprendenti anche un esame pratico, che attesti la capacità del candidato a governare il mezzo e un esame sanitario da parte di una Commissione ad hoc». Non solo. La riforma riguarderà anche la patente auto, e non solo il patentino: «l'accresciuto ruolo della parte sanitaria, così da evitare di concedere permessi di guida a chi non ne abbia idoneità psicofisica - sempre secondo il viceministro - dovrà entrare in una più complessiva riforma della materia, non solo per quel che riguarda gli esami per il patentino ma anche per quelli per il rilascio della stessa patente di guida». Prosegue intanto il lavoro degli esaminatori del ministero a ritmi di decine di migliaia di prove al giorno. A oggi, i ragazzi che hanno già in tasca già il patentino per guidare i ciclomotori superano quota 270mila (oltre 100mila i bocciati), secondo i dati della Dtt (la ex Motorizzazione). Oltre 700mila, secondo i dati del ministero dell'Istruzione, quelli che hanno chiesto di frequentare il corso. E per far fronte a questa situazione di «difficoltà pratica nell'applicazione dell'obbligo», Lloyd Adriatico fa sapere che non applicherà, fino al 30 settembre, la rivalsa in caso di incidente per i clienti privi del patentino per i ciclomotori. M.FRI.
Estratto da: Il Sole 24 Ore