Le agevolazioni sul bollo auto sono regolate da norme nazionali, che sostanzialmente accordano esenzioni ai disabili, ad alcune auto e moto costruite da oltre vent'anni (se non circolano, altrimenti c'è una tassa forfettaria agevolata di circa 20 euro per le moto e 30 per le auto) e a quelli elettrici (per i primi cinque anni.

Sconti per alcune categorie, come taxi e auto a noleggio. Tuttavia alcune Regioni hanno previsto deroghe importanti a partire da quest'anno.

Ecco una sintesi.

Lombardia. Alle esenzioni nazionali, si aggiungono quelle permanente per veicoli elettrici o con alimentazione esclusiva a gas (di fatto inesistenti), autobus di linea, camion per rifiuti e spurgo pozzi neri, ambulanze e veicoli a assimilati adibiti al trasporto di organi e di proprietà del Ssn. Delle vecchie riduzioni previste dalla normativa statale, la Lombardia riconosce solo quelle per i taxi (75%), le vetture di scuola guida (40%) e gli autoveicoli con sospensione pneumatica (20%). Le tariffe agevolate sono estese a tutti i veicoli ultraventennali non adibiti a uso professionale purché in regola col "bollino blu" (controllo gas di scarico), ma non c'è l'esenzione per chi non circola. Non devono pagare nulla i veicoli storici iscritti nei registri Asi, Lancia, Alfa Romeo, Fiat, Fmi.

Piemonte. Esenti i veicoli a gpl con impianto già montato in fabbrica (ma la norma non è chiara). Le altre esenzioni sono analoghe a quelle lombarde. Le agevolazioni per i veicoli storici si applicano purché abbiano conservato l'originario impianto costruttivo.

Puglia. Esenzioni per ambulanze e veicoli ad esse assimilati, di proprietà delle Asl o delle Onlus. Uguali alla Lombardia le tariffe per i veicoli storici. L'agevolazione è subordinata però alla iscrizione in particolari registri.

Toscana. Esentati i veicoli di proprietà della Regione, di organizzazioni di volontariato, delle Onlus e i veicoli antincendio.

Luisa Scarpa Estratto da: Il Sole 24 Ore