L’annuncio di Marzano. Cerchiai (Ania): nessun automatismo. Accordo separato con i consumatori ROMA - Sconti per neopatentati e ciclomotori e un «raffreddamento» degli aumenti delle polizze Rc auto per dodici mesi. E’ questo il contenuto dell’intesa siglata ieri dall’Ania (associazione delle compagnie) e da otto associazioni dei consumatori, con la mediazione del ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano. L’accordo non individua misure coercitive, incompatibili con il meccanismo del libero mercato. Anche per questo le associazioni consumeristiche, aderenti all’Intesa, non l’hanno firmato, considerandolo inutile.
CIRCOLO VIRTUOSO - Intanto molte compagnie debuttano su Internet proponendo il calcolo del preventivo in rete, come impone la legge. Da una prima indagine, i meccanismi di calcolo utilizzati non appaiono di immediata leggibilità. Secondo Marzano l’accordo di ieri è la premessa per «avviare un circolo virtuoso sul fronte tariffario». A ottobre la prima verifica. Soddisfatta la Coalizione dei consumatori, firmataria del patto: «Le misure comportano mediamente un risparmio dagli 80 ai 350 euro - dice Paolo Landi presidente dell'Adiconsum -: tutti gli assicurati che non hanno causato incidenti non avranno aumenti del premio». Immediata la precisazione delle compagnie che escludono automatismi sia pure solo a favore degli automobilisti «virtuosi»: «L’Ania non ha preso nessun impegno a congelare le tariffe della Rc auto» dice il presidente Fabio Cerchiai, chiarendo che, semmai, non ci dovrebbero essere più «aumenti a due cifre».
Si comincia con l’invito alle imprese a «una politica di raffreddamento» per dodici mesi, «ferma restando la dinamica del bonus-malus individuale». Si prosegue con un incoraggiamento a introdurre agevolazioni tariffarie per i giovani (stimate nella misura di un 10-15%) tra i 18 e i 25 anni e per i guidatori dei motorini (5-10%) che non provochino sinistri. Il quarto punto riguarda chi, essendo già titolare di una polizza, ne debba sottoscrivere altre. Per favorirlo s’ipotizza l’introduzione una clausola che gli consentirebbe il mantenimento della classe acquisita nei nuovi contratti. Accogliendo il suggerimento dell’Antitrust, il governo poi s’impegna, entro sei mesi, a proporre un disegno di legge sull’indennizzo diretto, affinché sia sempre la compagnia del danneggiato a pagare l’indennizzo, salvo rivalsa. L’accordo prevede entro la prossima metà dell’anno un’accelerazione anche della normativa sul danno biologico. Mentre l’Ania conferma l’impegno «a estendere la procedura Cid ai danni alla persona di lieve entità». L’ultima parte dell’intesa ipotizza una modifica a una circolare dell’Isvap (istituto di vigilanza) che consenta a chi ha perso il veicolo per furto o rottamazione e voglia sottoscrivere una polizza su un nuovo veicolo, di conservare la propria classe di merito. Allo stesso tempo chi subisce un furto o vende oppure rottama un veicolo deve vedersi restituito il premio per il periodo di rischio non corso. L’intesa inoltre auspica l’introduzione dell’attestato di rischio per le moto e la confrontabilità delle relative tariffe. Infine si prevede l’estensione della procedura di conciliazione Ania-associazioni, oggi in fase sperimentale. Marzano si è anche impegnato entro 90 giorni a proporre un disegno di legge che introduca la «class action», cioè l’azione collettiva attribuita a soggetti come le associazioni dei consumatori. «Dopo la legge truffa, l'accordo truffa» è il lapidario commento dell'Intesa dei consumatori che per protesta ha abbandonato il tavolo ministeriale.
Antonella Baccaro
Estratto da: Il Corriere della Sera