OGNI COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI AVRÀ UNA SUA LISTA DI OFFICINE
Rc-auto, le riparazioni diventano obbligatorie

La riparazione dell'auto «sarà di fatto obbligatoria» per ottenere il risarcimento del danno. È quanto ha spiegato il sottosegretario alle Attività produttive, Mario Valducci, al termine della riunione della commissione attività produttive della Camera che ha concluso l'esame degli articoli del ddl sulla concorrenza con le nuove norme sulla Rc Auto. Il via libera della commissione è atteso per giovedì. La lista delle imprese di autoriparazione «doc» sarà stilata dalle stesse compagnie di assicurazione sulla base di criteri individuati dal ministero delle Attività Produttive. Qualsiasi altra impresa in possesso dei medesimi requisiti ha comunque diritto ad ottenere l'iscrizione nella lista, che sarà stilata su base provinciale. In pratica i cittadini avranno la possibilità di far eseguire la riparazione del veicolo presso un'impresa di autoriparazione compresa nelle liste provinciali e convenzionata con la compagnia assicurativa. In alternativa potranno provvedere alla riparazione presso un'impresa di loro fiducia e ottenere poi il rimborso presentando alla compagnia la fattura e facendo precedere la riparazione da una verifica del danno e da una trattativa sull'importo per la riparazione. Il rimborso della fattura dovrà avvenire da parte dell'impresa di assicurazione entro quindici giorni. «Abbiamo riformulato il testo - ha spiegato il sottosegretario affermato Valducci - lasciando al ministero delle Attività produttive la scelta dei criteri per l'accreditamento degli autoriparatori». Il provvedimento passa ora all'esame delle altre commissioni parlamentari e giovedì la Attività produttive, acquisiti i pareri di queste, dovrebbe licenziare definitivamente per l'aula il testo. Critico sulle nuove norme per la Rasponsabilità civile auto il capogruppo dei democratici di sinistra in commissione, Sergio Gambini. «È stata riproposta - afferma - una formulazione che lascia in mano alle compagnie di assicurazione la scelta delle imprese di autoriparazione. È un chiaro danno alla concorrenza e ai consumatori». Estratto da: La Stampa